Immaginate di essere alla Stazione Mario Zucchelli in Antartide e di dovervi allontanare, ad esempio con l’elicottero, per compiere il vostro lavoro di ricerca. Non è che dite “Ciao a tutti, io esco … resterò fuori per un po’ ” (per chi se ne fosse accorto ho fatto una citazione “polare”) e ve ne andate.
Potrebbe, infatti, capitare che mentre siete lontani dalla base, l’elicottero a causa del vento catabatico, non possa tornare a recuperarvi anche per qualche giorno. E allora non possono certo bastare i giubbotti caldi e pesantissimi e gli scarponi tarati per -50 gradi a salvarvi: è necessario che abbiate portato con voi lo ZAINO DI SOPRAVVIVENZA obbligatorio per tutti quelli che per qualsiasi motivo si allontanano dalla base.
Nello zaino, che deve assicurare la sopravvivenza di 3 persone per 4 giorni si trovano:
1 tenda completa (modello alpinistico) per 3 persone (ci si sta un po’ strettini, in verità, ma tenete in considerazione che è una situazione di emergenza)
1 piccozza multiuso con becca paletta, martello, scure e pala (per assicurare la tenda … ricordatevi che il vento è uno dei maggiori problemi per le attività in Antartide!)
3 bombole di gas (per cucinare e sciogliere il ghiaccio…qualcosa bisogna pur mangiare e bere!)
20 mt di cordino (ci sono pochissime cose che non si possono fare con un cordino…parola di McGyver!)
8 scaldini
3 sacchi a pelo
3 coperte termiche a telo
3 materassini gonfiabili
1 eliografo (per segnalazioni luminose per farsi vedere da chi ci viene a prendere)
1 fischietto (per farsi sentire da chi ci viene a prendere)
1 contenitore di fiammiferi antivento (altrimenti voglio proprio vedervi ad accenderli…)
3 fumogeni (per richiamare l’attenzione di chi ci viene a recuperare)
1 fornello a gas con pentolini (modello alpinistico)
6 confezioni di viveri di emergenza liofilizzati
1 scatola sanitaria
E sapete quanto pesa in totale tutta questa roba?
La risposta nei prossimi post (cosa non si fa per fidelizzare un lettore?!)