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Le cose che non vi ho detto (1): viaggio in Cina!

Il suo nome tradotto in italiano significa “Dragone dei Ghiacci”, 162 metri di lunghezza, 120 persone residenti tra equipaggio e ricercatori,  nave rompighiaccio alla 31esima spedizione polare: ecco in breve le caratteristiche della Xue Long, la nave cinese che mi ha riportato in Nuova Zelanda (insieme ad altri 8 componenti della spedizione).

La Xue Long al largo di Inesxpressible Island. Copyright PNRA.
La Xue Long al largo di Inesxpressible Island. Copyright PNRA.

Ora ne parlo tranquillamente ma quando ho visto questa nave al largo di Mario Zucchelli Station il mio cuore ha cominciato a sentirsi stretto in una morsa: sapevo che presto avrei dovuto lasciare la base e soprattutto le persone con cui avevo condiviso, per oltre due mesi, un’esperienza così eccezionale.

Il primo impatto, non mi vergogno a dirlo, è stato sconfortante visto il mio stato d’animo.

Poi, il lungo viaggio, durato quasi due settimane, mi ha regalato esperienze ed emozioni che non avrei mai immaginato…

Prima di tutto lo spettacolo della navigazione tra i ghiacci …

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Pur essendo estate il pack non scompare del tutto e per circa 4/5 giorni la navigazione si è svolta tra i ghiacci. Copyright PNRA.
Copyright PNRA.
Copyright PNRA.
Copyright PNRA.
Pinguini di Adelia sul pack. Sullo sfondo la costa dell’Antartide: una delle ultime immagini del continente prima di allontanarci dalla costa e dirigerci verso il mare aperto.Copyright PNRA.

Il primo tramonto dopo tanti giorni di luce continua ….

Copyright PNRA.
Copyright PNR

Workshop scientifici…

Durante la navigazione, approfittando della presenza di ricercatori italiani, coreani, neozelandesi ed ovviamente cinesi è stato organizzato un workshop sulla ricerca in Antartide. Copyright PNRA.
Durante la navigazione, approfittando della presenza di ricercatori italiani, coreani, neozelandesi ed ovviamente cinesi è stato organizzato un workshop sulla ricerca in Antartide. Copyright PNRA.

Sport e divertimento in compagnia “internazionale” …

Per fare un po' di movimento nella nave era presente un piccolo campo di pallacanestro. Nella foto: un torneo a tiri liberi organizzato nel dopo cena. Copyright PNRA.
Per fare un po’ di movimento nella nave era presente un piccolo campo di pallacanestro. Nella foto: un torneo a tiri liberi organizzato nel dopo cena. Copyright PNRA.

E… non ci crederete mai …

Podio del torneo di tiri liberi (a cui hanno partecipato più di 50 persone): primo classificato Tom (Cina), secondo classificato non so il nome (Corea), terzo classificato ALESSIA (Italia)!!!  Copyright PNRA.
Podio del torneo di tiri liberi (a cui hanno partecipato più di 50 persone): primo classificato Tom (Cina), secondo classificato non so il nome (Corea), terzo classificato ALESSIA (Italia)!!! Ho tenuto alto l’onore dell’Italia!Copyright PNRA.

Come a MZS si può trovare, in piccolo, uno spaccato d’Italia, viaggiare sulla Xue Long è come fare un viaggio in Cina con le sue diverse popolazioni, i suoi sapori e le sue abitudini. Un vero itinerario di scoperta di una nazione gigantesca “concentrata” a bordo di una nave.

Una cosa è certa: dopo questo viaggio non dirò mai più che i cinesi sono tutti uguali!!

Il gruppo dei subacquei della XXX Spedizione Italiana in Antartide al completo (nella foto insieme ad uno di due medici della base ed al capo spedizione). Copyright PNRA.

Miti antartici

Oggi, carissimi miei “followers”, vorrei condividere con voi un’emozione.

Siamo in Antartide e  questo lo sapete. Qualsiasi attività si faccia qui a MZS  ha  un qualcosa  di eccezionale (almeno per me, cittadina delle medie latitudine,  che si trova qui per la prima volta). Rimango stupefatta ogni qualvolta i ricercatori chiedono qualcosa e “puff”, come per magia, quel qualcosa viene realizzato dai diversi professionisti (artigiani, meccanici, etc, etc) del PNRA.

Ma in mezzo a tante attività stupefacenti ce ne è una che non ho nessuna remora a definire “mitologica”: l’attività subacquea.

L’attività dei subacquei del PNRA  è fondamentale per diversi ambiti della ricerca scientifica che si svolge qui a Mario Zucchelli Station. Spesso, infatti, i ricercatori che si occupano di biologia marina  hanno bisogno di prelevare campioni di sedimento o di organismi bentonici sul fondale marino a decine di metri di profondità.

La permanenza in acqua, che in Antartide ha una temperatura di qualche grado sotto lo zero, senza una specifica attrezzatura sarebbe impossibile. Per questo le immersioni sono preparate nei minimi dettagli e la vestizione del subacqueo diventa un rito che, nel mio immaginario scolastico, mi ha fatto pensare alla vestizione di un guerriero antico che si prepara alla battaglia.

Sono proprio alcune immagini di questa vestizione che vorrei condividere con voi.

 

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Quattro chiacchiere con… i glaciologi.

Nella posta di Fabant ho ricevuto questa richiesta.

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Vi allego anche l’articolo che mi è stato spedito.

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Chiaramente dopo aver ricevuto questa domanda ho cominciato a chiedere in giro ai vari ricercatori dell’ambito “glaciologia” e “cambiamenti climatici” e facendo una sintesi di quello che è mi è stato detto è venuto fuori questo che vi scrivo di seguito.

Riallacciandosi alle ultime frasi dell’articolo i ricercatori sono d’accordo nel dire che quello misurato è un andamento di soli 30 anni e che la stessa cosa potrebbe essersi ripetuta altre migliaia di volte nella storia della Terra che, come oramai chiaro, ha vissuto cicli di raffreddamento e riscaldamento.
Non esiste in realtà una risposta univoca. Sicuramente la temperatura non è necessariamente l’unico parametro da prendere in considerazione. Ad esempio in un solo giorno, come è accaduto appunto intorno al 10 ottobre, a causa di forti venti catabatici è stato calcolato dalle immagini da satellite che il pack è aumentato di oltre 50.000 km quadrati (Sicilia e Sardegna insieme). Per contro, quest’anno, in Artide è stata registrata una delle minori estensioni del pack da quando esistono le misurazioni.

Il ghiaccio marino in disgregazione visto dall'alto. Copyright PNRA
Il ghiaccio marino in disgregazione visto dall’alto. Copyright PNRA

Rimanendo alle nostre latitudini, per fare un esempio di come l’estensione del ghiaccio non sia correlata solo negativamente con la temperatura ( cioè maggiore temperatura=minore ghiaccio) come si potrebbe pensare intuitivamente, si pensi che piccoli ghiacciai delle Alpi Orientali in anni caldi hanno aumentato la loro estensione. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che alte temperature (in situazione di clima freddo) possono portare ad un aumento delle precipitazioni nevose che accumulandosi ingrandiscono i ghiacciai.

Come vedete parlare di cambiamento climatico, estensione dei ghiacci e così via è veramente complesso! Le ricerche che si svolgono qui in Antartide cercano di trovare la chiave per risolvere tanti interrogativi e dipanare molti dubbi riguardo il grande sistema complesso che è l’Ecosistema Terra.

Grazie agli alunni della IIA della Scuola Primaria “Trento e Trieste” di Cremona e alle loro insegnanti Monica Boccoli e Simonetta Anelli che sono veramente attivissime nelle scienze polari.

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Atterraggio … anzi no, ammaraggio …anzi no, “a-pack-aggio”

Ed eccomi atterrata sul … mare !
Ah, non ve l’ho detto? Il nostro L-100 atterra sul ghiaccio marino (il pack). Quindi, tecnicamente, abbiamo fatto un ammaraggio… Lo so … sembra incredibile, ma finché il ghiaccio marino avrà uno spessore di almeno 2 metri l’aereo potrà continuare ad atterrarci sopra, poi, bisognerà arrivare alla base Mario Zucchelli via mare.
Durante l’inverno australe le basse temperature atmosferiche provocano il congelamento del primo strato di mare formando il cosiddetto pack o banchisa o ghiaccio marino.

Guardate che differenza tra l’estensione del pack tra l’estate e l’inverno australe.

Estensione minima del pack durante l'estate australe.
Estensione del pack o ghiaccio marino durante l’estate australe.
Estensione del pack o ghiaccio marino durante l'inverno australe.
Estensione del pack o ghiaccio marino durante l’inverno australe.