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Gradisca…l’Antartide!

Scusate il gioco di parole forse un po’ scontato ma mi è venuto spontaneo farlo pensando che sono stata invitata a raccontare la mia esperienza nel continente di ghiaccio nelle classi IVA e IVB della Scuola Primaria Dante Alighieri di Gradisca d’Isonzo (GO).

I fantastici alunni e le meravigliose insegnanti Angela, Antonella e Lorella mi hanno preparato una splendida accoglienza. Pensate che mi hanno donato un bellissimo opuscolo tutto “fatto in casa” sull’Antartide con informazioni scientifiche e attività didattiche! Ho capito subito di essere di fronte, senza il minimo dubbio, a due classi “polari”!

Grazie di cuore ... questo mi hanno scritto gli alunni sull'ultima pagina dell'opuscolo con tutte le loro firme. Ci è mancato poco che mi mettessi a piangere! Grazie di cuore a voi!
Grazie di cuore … questo mi hanno scritto gli alunni sull’ultima pagina dell’opuscolo, e poi tutte le loro firme. Ci è mancato poco che mi mettessi a piangere! Grazie di cuore a voi!

La presentazione sulla mia esperienza a Mario Zucchelli Station è stata seguitissima.  L’argomento più gettonato è stato proprio uno dei miei preferiti: la foca di Weddell. In effetti è difficile non innamorarsi di questo incredibile animale su cui ho avuto la fortuna di lavorare.

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E … finita la presentazione ho autografato almeno 30 opuscoli!

 

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Che dire: troppe emozioni per una mattinata sola!

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L’Antartide a Cremona?!?! Credeteci, è proprio vero!

Ed eccoci ancora nella bella Cremona dove l’amica e collega Maria Laura Beltrami ha organizzato per la quarta volta un meeting “polare” all’IIS Ghisleri.  Incontri con studenti, docenti, popolazione … insomma una “due giorni” intensissima nella quale la vera protagonista è stata sempre lei: l’Antartide e la ricerca che l’Italia vi svolge.

 

Me lo meriterò o no il titolo di "ambasciatrice del PNRA"?!
Me lo meriterò o no il titolo di “ambasciatrice del PNRA”?!

I media locali si sono interessati all’evento. Se volete saperne di più cliccate sull’immagine qui sotto.

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Momenti “senza prezzo”: piccoli grandi scienziati a Porto Mantovano

Chi è “diversamente giovane” come me conosce di certo la pubblicità di una nota carta di credito che fa più o meno così : “Ci sono cose che non si possono comprare …. per tutto il resto c’è Mastercard!”

Vi posso assicurare che entrare in una classe con un “angolo FabAnt”, vedere bambini prendere appunti (avete capito bene!!!) mentre raccontavo la mia esperienza e ricevere 26 richieste di autografo come se fossi un personaggio famoso, non ha prezzo !

In effetti ho capito di essere  “famosa” per la III A della scuola primaria Bancole di Porto Mantovano, una classe che mi ha seguito ed ha tenuto i contatti con me durante tutta la mia permanenza in Antartide.

Avevo promesso al loro maestro “tecnologico” Giancarlo che avrei fatto il possibile per poterli incontrare … ed infine ci sono riuscita grazie anche all’Ufficio Scolastico Provinciale di Cremona che mi ha invitato ad una “due giorni” sulle Scienze Polari.

Cremona e Porto Mantovano non sono poi così distanti e così gli alunni di questa classe polare, tutti armati della “Tessera del Curioso” (perché, come mi hanno detto loro stessi, la curiosità è la prima caratteristica di uno scienziato!) che dà loro diritto di fare tutte le domande che vogliono, mi hanno “torchiato” per due ore. Sono state due ore bellissime e piene di emozioni.

Cosa di meglio di un video preparato proprio da loro per raccontarvi questo incontro!

Grazie bambini è stato un regalo meraviglioso!

Buona visione!

Mai più orsi polari in Antartide!

Titolo provocatorio, lo so, ma quante volte mi sono sentita domandare se in Antartide avessi incontrato qualche orso polare ?!

E’ vero che, anche a causa della poca attenzione nei testi scolastici riguardo le zone polari, spesso Artide ed Antartide nell’immaginario di noi abitanti delle medie latitudini vengono confusi uno nell’altro.

Sicuramente uno studente della IC dell’ITIS J. Von Neumann di Rebibbia non avrebbe avuto dubbi su questo! E’ infatti proprio questa classe polare  che mi ha inviato una foto fatta durante l’attività “poli opposti”.

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L’attività “poli opposti” serve per “rompere il ghiaccio” nella conoscenza delle somiglianze e differenze tra Artide ed Antartide. Mai piu’ orsi polari in Antartide!

Ma questa classe non si è fermata a questa attività. Complice la loro insegnante “polarissima” (che tra l’altro ha frequentato la SPEs … non sapete cosa è la SPEs?! Guardate la mia presentazione nella pagina “about” di questo blog) , la collega ed amica Elena Lugaro, gli studenti hanno effettuato altri laboratori “freezzanti”.

Perché studiare le zone polari è importante per capire la dinamica climatica della Terra? Un’ esperienza di laboratorio riguardante l’oceanografia e gli spostamenti di masse d’acqua oceaniche può aiutare a comprendere questo aspetto.

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Esperimenti effettuati usando acqua più o meno densa (colorata diversamente) servono a simulare la dinamica oceanica il cui motore è proprio il ciclo di formazione e scioglimento del ghiaccio marino nelle zone polari. In poche parole: guai se non ci fosse il ghiaccio marino!

Non si fa altro che parlare di riscaldamento globale e scioglimenti dei ghiacci ma … qual’è la differenza tra lo scioglimento del ghiaccio marino e del ghiaccio delle calotte polari? Per rispondere a questa domanda ecco un’esperienza che può aiutarci.

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Non vorrei svelarvi il finale di questo esperimento… vi dico solo che in un caso il livello dell’acqua nel contenitore si alza mentre nell’altro resta uguale … non vi resta che provare!

Cosa dire a questa classe e alla loro insegnante?  Grazie di averci dato tutti questi spunti di riflessione. Lo so, mi avete anche fatto una domanda interessantissima riguardo i pinguini …in uno dei prossimi post la risposta tutta per voi!

PS: cari insegnanti se volete saperne di più su questi laboratori “polari” cercate il volume “L’Antartide e i segreti del clima”.

Antartide chiama … chiama … Petilia Policastro!

Un altro video collegamento con tanto di “lacrimucce” di commozione è stato quello con il Liceo Scientifico “Raffaele Lombardi Satriani” di  Petilia Policastro. Il Professor Luigi Concio che ha fatto “gli onori di casa” è un docente “polare” di tutto rispetto. Pensate che con due classi quinte sta curando una pagina facebook a cui vi rimando con molto piacere che si chiama “Progetto Antartide”.

A questo punto voi direte: perché le lacrimucce?!

Perché proprio di Petilia Policastro è uno dei partecipanti della Spedizione (una vera e propria colonna portante di Mario Zucchelli Station): Giovanni Astorino.

In sala operativa per il videocollegamento con Petilia Policastro. Copyright  PNRA.
In sala operativa per il videocollegamento con Petilia Policastro. Copyright PNRA.

Una Spedizione Antartica è sì una spedizione di ricerca in un posto “ai confini del mondo”  ma è anche un’esperienza umana incredibile.

In base si vive, si lavora, si mangia, si scherza, a volte anche si discute, insomma si diventa una “grande famiglia” che cerca di supplire alla mancanza della famiglia, quella vera, che si trova a migliaia di km di distanza.

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Giovanni saluta la moglie che, per l’occasione, ha partecipato al videocollegamento. Copyright PNRA.

Tante grazie al Professor Luigi per la disponibilità nell’organizzare questo incontro con l’Antartide e grazie soprattutto per l’entusiasmo dimostrato dagli studenti. Continuate ad interessarvi al continente di ghiaccio: ne vale la pena!

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Polar Educators International

Se pensate che quelli che io chiamo i “docenti polari” siano solo in Italia vi sbagliate di grosso! Noi “polar educators” (così ci facciamo chiamare oltre i confini nazionali) siamo una realtà mondiale!

Un “polar educator” crede principalmente in due cose: che le scienze polari siano uno strumento incredibile nelle mani degli insegnanti per veicolare nelle classi le competenze scientifiche e che l’incontro tra il mondo della ricerca e quello della scuola generi un circolo “virtuoso” per entrambe le realtà.

Organizzazione di Master Class e Webinar sono solo alcune delle proposte che PEI fa ad insegnanti e ricercatori. Quella che vedete qui sotto è la locandina di un Workshop ad Hannover proprio sull’incontro tra scienze polari e scuola  a cui spero di partecipare.

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Insegnanti FabAnt entrate anche voi, se già non lo siete, nel mondo dei  “Polar Educators”!!!

Se volete saperne di più ecco il link al sito di PEI.