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Tutti i dettagli sul progetto didattico

Lezioni “freezzanti” all’IIS Vespucci di Livorno

Questo post è dedicato ad alcune classi, rispettivamente una prima e due seconde,  dell’Istituto Tecnico ad indirizzo economico dell’IIS  “A. Vespucci” di Livorno, assolutamente delle “classi polari”!

Le scienze polari possono veicolare praticamente tutti i contenuti dei programmi di scienze.
Le scienze polari possono veicolare praticamente tutti i contenuti dei programmi di scienze.

Pensate che gli studenti di queste classi, guidati dall’ insegnante “polare” Marianna Daniele stanno addirittura “facendo lezione” a studenti di scuola secondaria di primo grado realizzando quello che per gli addetti ai lavori della scuola si chiama “curriculo verticale”.

Uno studente che fa lezione ad altri studenti: che meraviglia!
Una studentessa che fa lezione ad altri studenti: che meraviglia!

Ebbene sì, le scienze polari sono così affascinanti che conquistano grandi e piccoli e si prestano quindi a fare da “ponte” tra diversi ordini di scuola.

Classi polari dell'IIS Vespucci. Brrr...che belli!
Classi polari dell’IIS Vespucci. Brrr…che belli!

La professoressa Marianna Daniele, nella mail che mi scrive, mi invita ad una giornata “Fabulous” (proprio così l’ha chiamata) che vorrebbe organizzare nella sua scuola. Questo nome mi piace talmente tanto che non posso fare altro che accettare!

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Antartide chiama … chiama … Staranzano!

Questa volta sono stati i ragazzi delle prime classi dell’ISIS BEM di Gradisca/ Staranzano (GO) a collegarsi con il continente di ghiaccio.

Le domande, a cui hanno risposto i ricercatori presenti a MZS, hanno spaziato da interrogativi  riguardanti le peculiarità dell’Antartide fino a curiosità sulla giornata “tipo” dei ricercatori e l’organizzazione della vita in base.

Interessante è stata la domanda riguardante i collegamenti con altre basi di ricerca a cui è dedicato questo post.

Prima di tutto la ricerca in Antartide è basata sulla cooperazione internazionale, principio sancito dal Trattato Antartico di cui vi ho già parlato.

Per motivi di vicinato spesso in base si possono incontrare coreani e tedeschi (la base tedesca di Gondwana e la nuovissima base coreana Jang Bogo Station sono vicine alla nostra:le possiamo raggiungere con 15 minuti di motoslitta o automobile finché c’è il pack nella Tethys Bay).

Base tedesca di Gondwana. Copyright PNRA.
Base tedesca di Gondwana. Copyright PNRA.
Veduta dall'alto della nuovissima Jang Bogo Station coreana. Copyright PNRA.
Veduta dall’alto della nuovissima Jang Bogo Station coreana. Copyright PNRA.
Da buona tradizione italiana "abbiamo bussato con i piedi" a Jang Bogo Station. Il nostro chef di cucina Franco Lubelli ( a destra nella foto con lo chef coreano) ha preparato una torta da portare in dono ai coreani. Copyright PNRA.
Da buona tradizione italiana “abbiamo bussato con i piedi” a Jang Bogo Station. Il nostro chef di cucina Franco Lubelli ( a destra nella foto con lo chef coreano) ha preparato una  buonissima e bellissima torta da portare in dono ai coreani. Copyright PNRA.

Un’altra base con cui si collabora spesso è quella francese Dumont D’Urville che si trova a circa 1200 km da MZS (tutto sommato abbastanza vicino considerando le distanze qui in Antartide). Questo anche perché con i francesi condividiamo una base che è un fiore all’occhiello della ricerca antartica, la base Concordia che si trova all’interno del continente ( anche lei a 1200 km da MZS).Altri vicini di casa sono gli americani della base McMurdo, la più grande base presente qui in Antartide, dove vivono più di 1000 persone, e i neozelandesi con la loro Scott Base.

E’ normalissimo, qui in base, sentire parlare in inglese e francese oppure  vedere a pranzo ricercatori neozelandesi o coreani.

E’ veramente un ambiente “internazionale” e “interculturale”!

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Adorabile foca di Weddell!

Questo post è dedicato ai ragazzi della classe “polare” IIIB dell’Istituto Comprensivo “Antonio Fogazzaro”  di Como Rebbio che, guidati dalla Prof.ssa Maria Cira Veneruso, docente polare con esperienza antartica, mi hanno inviato delle domande riguardo la foca di Weddell.

Marlon mi chiede se le foche che sto studiando sono a rischio estinzione.

Le foche di Weddell, fortunatamente, non sono a rischio estinzione. L’organismo che si preoccupa di stabilire se una specie è o non a rischio si chiama IUCN (International Union of Conservation of Nature). La classificazione del rischio è questa.

ESTINTE estinta del tutto
estinta in natura
MINACCIATE in pericolo critico
in pericolo
vulnerabile
A BASSO RISCHIO quasi minacciata
minor preoccupazione

 

La foca di Weddell, per ora, non dà “nessuna preoccupazione”!

Niccolò mi chiede se  ho dormito qualche notte in un campo esterno alla base.

Si. Per questo puoi andare a leggere questo post dove spiego  e faccio vedere  un “campo remoto”.

Campo remoto a Key Island allestito per studiare le foche di Weddell lì presenti. Copyright PNRA.
Campo remoto a Key Island allestito per studiare le foche di Weddell lì presenti. Copyright PNRA.

La domanda di Salem è questa: l’inquinamento del pianeta ed il suo riscaldamento hanno già avuto qualche effetto sulla vita delle foche?

Per ora sembrerebbe di no ma sarebbero necessari studi più approfonditi.

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Imen mi domanda quanto pesano e quanto sono grandi le foche che ho incontrato.

Certamente la taglia di una foca dipende dalla sua età e dal suo sesso. Sicuramente gli organismi più grandi che ho visto sono i maschi adulti, le femmine gravide e anche quelle che hanno appena partorito. Queste, infatti, possiedono riserve di grasso tali da permettere loro di non nutrirsi per diverse settimane mentre allattano il piccolo sul pack. Nella mia esperienza ho visto individui anche di oltre 2 metri e dal peso di oltre 500 kg. Le femmine durante l’allattamento perdono gran parte del loro peso corporeo (anche 100 kg in 3 settimane); il cucciolo, e questa è veramente una cosa fantastica da vedere, cresce a “vista d’occhio” di circa 2 kg al giorno per i primi mesi.

Mamma e cucciolo: sempre insieme per circa 8 settimane cioè il tempo di allattamento e di muta del pelo da parte del piccolo. Copyright PNRA.
Mamma e cucciolo: sempre insieme per circa 8 settimane cioè il tempo di allattamento e di muta del pelo da parte del piccolo. Copyright PNRA.

Sempre Imen mi chiede se ho visto partorire una foca?

Purtroppo no, ho visto però cuccioli appena nati ancora con il cordone ombelicale attaccato.

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Lo so, cari studenti della IIIB, che avete inviato anche altre interessanti domande. Vi risponderò in qualche prossimo post. Voi continuate ad interessarvi alla Favolosa Antartide!

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Antartide chiama … chiama … “Antartide”!?

Il 29 novembre a Baia Terra Nova si è giocato in casa. Infatti il video collegamento effettuato con l’Italia ha visto dall’altra parte dello schermo docenti di scuola secondaria che si trovavano in quello che può essere considerato un pezzo di Antartide in Italia : il Museo Nazionale dell’Antartide nella sede di Trieste. L’occasione è stato un workshop per docenti organizzato nell’ambito del progetto VALFLU e  che ha previsto un collegamento con MZS (Mario Zucchelli Station).

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L’Incontro tra il mondo della scuola e quello della ricerca scientifica sta diventando un vero e proprio “cavallo di battaglia” per il mondo “polare”. Anche la mia partecipazione alla XXX spedizione italiana in Antartide si inserisce in questo nuovo modo di pensare la divulgazione della ricerca e cioè fare degli insegnanti di scuola primaria e secondaria i “portavoce” privilegiati per portare a conoscenza di queste tematiche il maggior numero di studenti possibile. Studenti che, si spera, un giorno diventeranno cittadini consapevoli dell’importanza della ricerca scientifica e del suo ruolo cruciale nello sviluppo del nostro Paese.

Silvia Illuminati, Sandro Francesconi, Alessia Cicconi, Michele Dalle Fratte, Maurizio Azzaro, ...., Daniele Visparelli. Ecco alcuni dei partecipanti alla videoconferenza con gli insegnanti di Trieste. Copyright  PNRA.
Silvia Illuminati, Sandro Francesconi, Alessia Cicconi, Michele Dalle Fratte, Maurizio Azzaro, Francesco Pongetti, Daniele Visparelli. Ecco alcuni dei partecipanti alla videoconferenza con gli insegnanti. Copyright PNRA.
Durante il videocollegamento ricercatori e personale logistico hanno spiegato la loro attività in Antartide. Copyright PNRA.
Durante il videocollegamento ricercatori e personale logistico hanno spiegato la loro attività in Antartide. Copyright PNRA.

 

 

 

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IL CONTO ALLA ROVESCIA E’ FINITO

Ragazze e ragazzi, amiche ed amici, colleghe e colleghi, il grande giorno è arrivato…sono partita per l’altro capo del mondo.  Per un po’ non riuscirò a postare niente ma aspettate che arrivi laggiù e cercherò di tenervi aggiornati sulla mia esperienza.

Intanto vi ricordo che per tenervi in contatto con me potete usare la casella mail del progetto fabant2014@gmail.com (non inviatemi allegati, però…). In Antartide avrò anche un’altro indirizzo che vi farò sapere appena metterò piede nel continente di ghiaccio.

Arrivederci, au revoir, see you …..