E’ quasi la mezza: in corridoio cominciano a diffondersi odori e profumi della lontana madrepatria. Seguiamo la scia ed arriviamo nella cucina, il cuore caldo e “fumante” della base, il regno indiscusso di tre persone speciali: Franco, Emanuele e Luigi. E non sono solo i buonissimi piatti che preparano a “scaldare” il cuore ma anche la loro simpatia e disponibilità. In cucina (restando sulla porta perché dentro non si può di certo entrare!) ci si sente a casa; ci sono sempre una parola ed un sorriso per tutti.
Per chi non vive tanti mesi lontano da casa propria sarà difficile capire l’importanza del momento comune dei pasti. In un luogo quasi surreale, sempre alla luce (per noi abituati al ciclo dì-notte), dove le azioni e le persone non sono quelle della nostra quotidianità, la “cucina” scandisce il ritmo (proprio come un “cuore”!) e rappresenta il punto fermo, la sicurezza, il “profumo” di casa, appunto!