DSCN4177 (Copy)

Non dire “foca” se non ce l’hai nel sacco!

Ebbene si: ho giocato con il detto “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”! Ma credetemi :appena avrete finito di leggere questo post e visto le immagini vi renderete conto di quanto ho ragione.

Intanto considerate che una foca di Weddell adulta può pesare oltre 500 kg quindi per poterla catturare e posizionare le targhette di riconoscimento, senza dover utilizzare un’anestesia che potrebbe risultare invasiva per l’animale, l’unico modo è cercare di immobilizzarla con l’ausilio di un sacco. Infatti, una volta “finita nel sacco” la foca si calma e i ricercatori possono fare il loro lavoro. Il tutto dura pochissimi minuti e risulta molto meno fastidioso per l’animale rispetto al sistema che ricorre all’anestesia. Inoltre, in questo modo, il cucciolo e la madre non si separano mai.

Una coppia mamma-cucciolo sul pack. Per la ricerca che stiamo effettuando è importante pesarli per poi valutare le differenze di peso in una seconda valutazione che verrà effettuata dopo circa un paio di settimane. Copyright PNRA.
Una coppia mamma-cucciolo sul pack. Per la ricerca che stiamo effettuando è importante pesarli per poi confrontare le differenze di peso in una seconda valutazione che verrà effettuata dopo circa un paio di settimane. Copyright PNRA.
L'unico modo per far calmare la foca, senza addormentarla, per poterle applicare le targhette di riconoscimento, è infilarle la testa in un cappuccio, un'operazione che dura pochi minuti. Copyright PNRA.
L’unico modo per far calmare la foca, senza addormentarla, per poterle applicare le targhette di riconoscimento, è infilarle la testa in un cappuccio; un’operazione che dura pochi minuti. Copyright PNRA.
Foca "incappucciata" per permettere ai ricercatori di effettuare il loro lavoro. Mentre viene targata la mamma il cucciolo rimane sempre attorno agli operatori senza allontanarsi. Copyright PNRA.
Foca “incappucciata” per permettere ai ricercatori di effettuare il loro lavoro. Mentre viene targata la mamma, il cucciolo rimane sempre attorno agli operatori senza allontanarsi. Copyright PNRA.
Per il cucciolo spesso non serve il cappuccio. Basta immobilizzarlo per qualche secondo ... con tutta la dolcezza che questi piccoli ispirano. Copyright PNRA.
Per il cucciolo spesso non serve il cappuccio. Basta immobilizzarlo per qualche secondo … con tutta la dolcezza che questi piccoli ispirano. Copyright PNRA.
Quando si "lavora" sul cucciolo qualcuno deve tenere a bada le mamme che sono molto protettive. Per questo si usa una tavola di legno che, coprendole per pochi minuti la vista del suo piccolo, la dissuada dal "correre" verso di lui.Copyright PNRA.
Quando si “lavora” sul cucciolo qualcuno deve tenere a bada le mamme che sono molto protettive. Per questo si usa una tavola di legno che coprendo per qualche minuto la vista del piccolo dissuada la mamma dal “correre” verso di lui. Copyright PNRA.
Alla fine di tutta la procedura ci accertiamo sempre che mamma e cucciolo tornino insieme. Copyright PNRA.
Al termine di tutta la procedura ci accertiamo sempre che mamma e cucciolo tornino insieme. Sarebbe deleterio per un cucciolo perdere la mamma, fonte unica della sua alimentazione per diverse settimane. Copyright PNRA.
Quello che oramai è chiamato "il gruppo foche" (Giorgio, Arnold, Roberto, Sergio (medico della base venuto farci "visita" al campo remoto), Fedele ed io. Copyright PNRA.
Quello che oramai è chiamato “il gruppo foche” (Giorgio, Arnold, Roberto, Sergio (medico della base venuto farci “visita” al campo remoto), Fedele ed io. Copyright PNRA.